La rotazione delle spalle nel rovescio a una mano e a due mani

Nella ricerca del migliore gesto esecutivo è stata posta l’attenzione alla rotazione delle spalle, in quanto rappresenta una leva vantaggiosa nell'accelerazione del sistema braccio racchetta. 
La rotazione in preparazione è il gesto che permette, nella fase successiva di esecuzione, l’acquisizione di maggiore energia cinetica da parte della racchetta da portare all'impatto. La rotazione preliminare in tutti i fondamentali permette la successiva rotazione (in senso opposto) da eseguire nella direzione dell’impatto.
Roger Federer. Prende una rotazione extra in preparazione.
Rivolge la schiena alla rete.

Nel fondamentale del rovescio esistono delle differenze in relazione al tipo di colpo che viene eseguito. In linea generale il rovescio a due mani ha una dinamica esecutiva simile a quella del dritto non solo riguardo al braccio dominante che è il sinistro nei destri e il destro nei mancini, come se si eseguisse, appunto, un colpo di dritto, ma anche nella rotazione preliminare delle spalle.

Le differenze dipendono sostanzialmente da due necessità presenti nell'esecuzione del rovescio classico ad una mano:
  1. prevenire l’extra rotazione, ovvero evitare che il corpo continui a ruotare su se stesso come una trottola;
  2. riuscire ad utilizzare comunque una sufficiente rotazione delle spalle per accelerare in economia il braccio racchetta.
L’extra rotazione delle spalle, infatti, tenderebbe a portare il braccio racchetta eccessivamente verso destra (se destri) o verso sinistra (se mancini) perdendo il punto ideale di impatto davanti al corpo.  Anche la testa della racchetta tenderebbe a ruotare in modo eccessivo verso sinistra o verso destra nei mancini. Il braccio in queste condizioni risulterebbe eccessivamente libero. La conseguenza principale sarebbe quella di aumentare i margini di errore dovuti a una rotazione non controllata o eccessiva.

Nel rovescio a due mani questo rischio è reso minore dall'uso dell’altro braccio e dell’altra spalla che consentono di fermare la rotazione quando entrambe le spalle del giocatore sono rivolte verso la rete, in modo simile a quello che avviene con il dritto. In questo modo abbiamo una maggiore sensazione di blocco della rotazione a livello delle anche. Il braccio dominante (il sinistro nei destri) controlla l’esecuzione e nel controllo rientra l’azione di impedire all'altro braccio di proseguire per inerzia trascinando anche tutto il copro in extra rotazione con conseguente perdita di equilibrio.
La rotazione di Djokovic è minore. La posizione è più laterale.

Senza il sostegno dell’altro braccio, nel rovescio a una mano, il continuare della rotazione del braccio racchetta e delle spalle avrebbe come seconda conseguenza quella di trascinare con sé il copro, vincendo il blocco delle anche e delle gambe.  La conseguenza è una tendenza all'avvitamento, perdita di riferimenti sul punto di impatto e di equilibrio.
Nel rovescio a una mano per impedire l’extra rotazione il braccio non dominante interviene in un altro modo: braccio e spalla rimangono indietro impedendo di fatto che il petto del giocatore si rivolga verso la rete come avviene nel dritto e nel rovescio a due mani.

Ma in questo modo si ha una perdita in gradi rotazione e quindi una perdita nell'agevolazione dell’accelerazione del braccio racchetta. Le spalle del giocatore tendono a rimanere più affiancate rispetto alla rete, il petto non è rivolto i direzione dell’altra metà campo.
Federer blocca l'extra rotazione, è affiancato.

Per compensare questa perdita, nei colpi dei giocatori di alto livello, nella fase di preparazione del rovescio a una mano viene presa una maggiore rotazione delle spalle in anticipo.

Un’extra rotazione in preparazione per evitare l’extra rotazione nel finale del colpo.  Si girano di più le spalle mentre si aspetta la pallina. Nel rovescio a due mani, in linea generale, la posizione delle spalle risulta essere una posizione affiancata rispetto alla rete perché poi la successiva contro rotazione, quando si colpisce,  porterà il giocatore in posizione frontale rispetto a questa, nel rovescio ad una mano si tenderà invece a esporre maggiormente la schiena alla rete, perché la posizione finale sarà affiancata con il braccio non dominante che bloccherà l’eccessiva rotazione.
La rotazione di Djokovic si ferma quando è frontale alla rete.

Rovescio a una mano. Si cerca di prendere prima i gradi di rotazione che non si possono avere dopo.  L’eccessiva rotazione è bloccata dal braccio non dominante che rimane arretrato, mantenendo arretrata anche la spalla. Maggiore blocco anche al livello delle spalle. Si previene avvitamento, perdita di equilibrio, riferimenti di impatto.

Rovescio a due mani. Tendenza a una minore rotazione in preparazione anche se non è controproducente ruotare maggiormente, come fanno alcuni giocatori di livello internazionale. Rotazione maggiore quando si colpisce. Il giocatore finisce per rivolgersi verso la rete. Maggiore sensazione di blocco nella parte bassa del corpo: anche, gambe. Punto di impatto leggermente più arretrato rispetto al rovescio a una mano. Il braccio dominante è il sinistro nei destri e il destro nei mancini.

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