Isaac Newton e l'accelerazione della racchetta nel tennis: dritto, rovescio, servizio

La forza di gravità è una realtà che non possiamo eliminare dalla natura in sé e nemmeno sul campo da tennis, è necessario confrontarsi con questa evidenza. Rappresenta un problema ma spesso un problema è anche un'opportunità, sono due lati della stessa medaglia. Sembra che la frase sia attribuibile a Galileo Galilei e non possiamo non dargli ragione nemmeno quando gli obiettivi prefissati hanno un valore più prosaico di quello nobile della scienza. A noi non interessa scoprire la verità ma sfruttarla per scopi tennistici, condizione che è una conseguenza dell'aver scoperto la verità.

La forza di gravità tenderà sempre a far ricadere la pallina verso terra e se questo accade prima che abbia superato la rete il punto è inesorabilmente perso. Le leggi della fisica giocano contro di noi, ma considerato che non cambiano e non ce l'hanno con qualcuno in modo particolare con un alcune accortezze possiamo cercare di usarle a nostro vantaggio per l'attività che intendiamo svolgere. Gravità, gravità, gravità, stesso problema visto da angolazioni diverse all'interno di uno spazio in cui muoversi.

Queste indicazioni sono utili in tutti i colpi fondamentali: dritto, rovescio (anche a due mani) e servizio. Fanno eccezione i colpi con la rotazione all'indietro (back spin) rovescio in back ed il quasi ormai dimenticato dritto in chop, ma li analizzeremo in un'altra sezione. La condizione principale comune ai colpi da fondo è che la distanza dalla rete è elevata: dodici metri o più. Se vogliamo avere un colpo profondo i metri diventano circa 24. Quindi per dare incisività ai colpi è necessario avere una sufficiente accelerazione del sistema braccio racchetta e affinché la si ottenga è opportuno considerare che il nostro corpo si muove in uno spazio in tre dimensioni. C'è sempre quindi un movimento che va verso il basso, che non contrasta la forza di gravità, in discesa per essere semplici; è presente in tutti colpi presi in considerazione e, più in generale, in tutti i colpi del tennis.. In questa fase agevolare la forza di gravità è essenziale, perché permette al braccio racchetta di acquisire velocità d'esecuzione, caratteristica preziosa sia per il timing d'impatto che per la "forza" esercitata all'impatto sulla pallina.

Agevolare questo movimento permette inoltre di predisporsi a colpire la palla dal basso verso l'alto sia nel dritto che nel rovescio. Nel servizio fornisce un'accelerazione necessaria per imprimere velocità e rotazioni alla palla, nonché l'inerzia per scaricare il peso del corpo sul colpo.

Quando è il momento di accelerare? In discesa ovviamente, si fa meno fatica. In fase di preparazione dopo avere girato le spalle e le anche all'indietro c'è un momento in cui la testa della racchetta è in alto, la mano sinistra (destra nel caso dei mancini) è ancora sul cuore della racchetta. Nel rovescio a due mani la seconda mano è sul manico ma la testa della racchetta è sempre direzionata verso l'alto.

Da questo momento in poi la racchetta deve iniziare la sua discesa verso il basso. Nei colpi a una mano questo coincide con le frazioni di tempo immediatamente successive a quando stacchiamo la mano che è sul cuore della racchetta.

Che cosa dobbiamo fare in questo momento? Non molto se non sfruttare la gravità per poi vincere la gravità stessa nel momento in cui il sistema braccio racchetta dovrà tornare verso l'alto. E' opportuno rimanere "decontratti", rilassasti perché la discesa va agevolata cercando di accelerare.

Stringere troppo la racchetta in questa fase ha come effetto quello di contrarre tutta la muscolatura innescando una resistenza alla velocizzazione verso il basso e impedendoci di utilizzare a pieno o del tutto una risorsa naturale che in questa fase dei colpi gioca a nostro vantaggio.

Nel servizio il momento dell'accelerazione si ha quando, dopo il lancio della palla, la posizione raggiunta è quella definita a trofeo: il braccio che ha lanciato la pallina è ancora disteso in aria; il braccio racchetta è invece in aria leggermente flesso, la testa della racchetta è verso l'alto pronta a scendere. Si tratta del classico mulinello dietro la schiena. In questa fase non bisogna avere timori, perché la prerogativa è accelerare sfruttando il prezioso aiuto della fisica: la gravità.

Una differenza tra il servizio e gli altri fondamentali la riscontriamo nella posizione del braccio. Nel servizio il braccio è leggermente flesso e accelera dietro la schiena continuando la flessione per poi distendersi per arrivare all'impatto. Nei fondamentali invece l'accelerazione avviene con la distensione del braccio o delle braccia. Inoltre nel servizio il braccio racchetta quando risale deve andare in verticale mentre nei fondamentali non c'è questa estremizzazione nella risalita.

Un'altra differenza su cui vale la pena soffermarsi riguarda la posizione della testa della racchetta nel momento in cui raggiunge la massima accelerazione prima di tornare a salire. Nel servizio è rivolta verso il terreno mentre nei colpi fondamentali, se questo accade, è da considerare un errore. Nel dritto e nel rovescio la racchetta deve rimanere parallela al terreno di gioco, può essere accettabile una variazione di pochi gradi verso il basso ma non di più. Questi, nei colpi presi in esame, sono i momenti in cui è necessario sfruttare la velocità acquisita per portare il braccio racchetta all'impatto. Si tratta anche delle ragioni principali per cui esistono l'ovalizzazione in apertura e il mulinello dietro la schiena nel servizio.

Naturalmente anche questa parte del gesto tecnico va allenata cercando di non dare eccessiva importanza agli errori che si commettono all'inizio, quando si cerca di impararlo o di migliorarlo nella sua esecuzione, perché un colpo più efficace sia in velocità che in rotazioni non può prescindere da una corretta accelerazione del braccio racchetta in questa fase. Utilizzare le leggi della fisica a nostro vantaggio consente un risparmio energetico nell'esecuzione del colpo e avrete dei fondamentali più economici e sotinenibili nel tempo.





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