Il tennis sport del diavolo? Evitiamo il caos.


Il nostro braccio ha tre articolazioni: spalla, gomito, polso, in più c'è la possibilità di pronazione e supinazione dell'avambraccio. Se impugniamo un oggetto come una racchetta, l'utilizzo di queste articolazioni ha un effetto: quello di avvicinare il punto di rotazione al punto di impatto. Può capitare nel tennis di dover colpire in diversi modi ma più l'asse di rotazione è vicino all'impatto e maggiormente decresce l'inerzia, infatti il raggio dal punto di rotazione è calcolato al quadrato nella formula del momento di inerzia. Pertanto per compensare la riduzione del raggio sarà necessario aumentare notevolmente la velocità della racchetta sul punto di rotazione, perché la velocità non è calcolata al quadrato.

E' importante esserne consapevoli, ma c'è un inconveniente, in realtà sono più di uno ma ci soffermiamo su uno solo. Se oscilliamo liberamente utilizzando gli assi di rotazione naturali del nostro corpo (spalla, gomito, polso o pronazione) l'oscillazione del braccio racchetta è simile all'oscillazione di un doppio pendolo o di un triplo pendolo addirittura. Il moto del doppio pendolo è un moto caotico ad alte velocità, questo implica che è sensibile alle condizioni iniziali.

Ovvero l'oscillazione varia notevolmente al minimo cambiamento anche della velocità di esecuzione. Il rischio è che l'ovale della racchetta sia sempre in un punto diverso nel momento in cui ci aspettiamo la collisione. Questo può comportare notevoli problemi di timing, in quanto ci affidiamo a un moto caotico per svolgere un compito di precisione. Il motivo per cui molti giocatori a tutti i livelli indulgono nell'utilizzo degli assi di rotazione in fase di impatto (pronazione e polso) credo sia legato a una falsa sensazione dovuta al tempo di dimora della palla sul piatto corde. Nel momento della collisione la palla rimane qualche millisecondo sul piatto corde, qui si può avere la sensazione di utilizzare l'avambraccio o il polso anche quando l'oscillazione è avvenuta a un pendolo fino all'inizio dell'impatto.

Calcolo dello Swing Weight

Lo swing weigth è un dato importante. Viene calcolato fissando la racchetta a 5 cm dalla fine del manico. Fornisce l'inerzia della racchetta fatta oscillare su quel punto di rotazione. Perché fissata lì? E' uno standard di riferimento per fornire un dato tecnico (kg x cm2). Lo swing weight non è un'indicazione di gioco. Le case costruttrici non posso fornire dati con il braccio del giocatore: le braccia hanno diverse lunghezze, hanno differenti pesi. Se impugno una racchetta e la oscillo ad altezza spalla lo swing weight sarà dato dal mio braccio più la racchetta che impugno. Sarà sicuramente maggiore della racchetta che impugno da sola. Se la faccio oscillare sul gomito lo swing weight sarà dato dall'avambraccio più la racchetta.

Perché dovrei ridurre l'inerzia di un oggetto che collide spostando il punto di rotazione nelle vicinanze del manico con la pronazione o usando il polso? Lo s.w. si ridurrebbe a valori molto vicini a quelli della racchetta da sola e in una collisione serve inerzia. Si potrebbe obiettare che l'oscillazione di più pendoli serva per passare energia cinetica alla racchetta via via su assi successivi (braccio, avambraccio, racchetta), ma in questo caso il moto diviene quello del doppio pendolo, che come abbiamo visto è un moto caotico.

Perché utilizzare un moto caotico per un lavoro di precisione e poi dare la colpa al diavolo?


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