Comprendere lo swing e il servizio del tennis



Ogni swing nel tennis è l'insieme di una rotazione e di una oscillazione. E' fondamentale cercare di non contrastare la risultanza delle forze messe in atto dal nostro corpo. Questo per avere un movimento il più possibile fluido o decontratto. Ogni azione muscolare che tende a modificare la direzione del movimento rispetto alla risultanza delle forze non solo dovrà contrastare la pallina, che arriva ad una certa velocità, ma anche le forze azionate da noi stessi per accelerare il braccio racchetta. Un doppio sforzo, con un minimo risultato. L'intento di dirigere il colpo all'impatto è da evitare. L'impatto infatti dura pochi millisecondi. Non c'è tempo. Inoltre questo tentativo ci indurrà a modificare il movimento che avevamo preparato in precedenza con conseguente ricerca di una modifica in corso dello swing e quindi di contrasto rispetto a tutto ciò che avevamo fatto in precedenza. L'azione muscolare dovrà essere il più possibile in direzione del "naturale" senso dello swing per l'aggiunta di ulteriore velocità.

Le forze rotazionali, lo sfruttamento dell'oscillazione, ci consentono di svolgere lavori altrimenti impensabili, ma non possiamo ostacolarle. Sarebbe impensabile modificare la direzione della ruota da 40 libbre del filmato (quasi 20 chili) una volta sollevata con un solo braccio con minimo s sforzo muscolare. La ruota nella seconda parte tiene sollevati due chili solo con la propria rotazione, oltre a se stessa. Agire in modo diverso rischia di mettere in pericolo le parti più fragili del nostro corpo: le articolazioni. Polso. gomito, spalla. Pronazione e uso del polso sono da evitare se non seguono in scioltezza l'azione messa in moto dall'intero corpo, quando ormai l'azione di colpire è stata messa in atto con un asse di rotazione (appunto) il più centrale possibile rispetto al nostro corpo. Massimo raggio.

Anche questa è un'abilità che si allena con il tempo.

Oscillazioni

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